Lampedusa assieme a Linosa e a
Lampione formano l'arcipelago delle Pelagie, nome che deriva dal
greco "Pelaghie" e significa "isole dell'alto mare".
Grazie alla loro posizione
geografica sono sempre state utilizzate come basi
strategiche e come porto d'approdo dalle navi fenice,
greche, romane, che solcavano il Mediterraneo.
Le notizie storiche su Lampedusa
sono sempre state molto incerte e mescolate a leggende; comunque
i ritrovamenti di resti appartenenti alla civiltà romana
testimoniano che anche in passato l'isola è stata abitata ed
utilizzata come testa di ponte nelle guerre puniche.
Notizie più certe su Lampedusa si
hanno intorno al 1400 quando Alfonso V d'Aragona concede a
Giovanni De Caro tutti i poteri su Lampedusa.
A Giulio Tomasi di Lampedusa
venne concesso da Carlo II di Spagna il titolo di "principe di
Lampedusa" e durante il regno di un suo discendente la
popolazione fu quasi annientata da una terribile pestilenza.
Una parte dell'isola fu data in
enfiteusi dalla principessa Francesca di Lampedusa a dei coloni
maltesi con a capo la famiglia Gatt, che
successivamente
concesse in sub affitto una parte delle sue terre ad Alessandro Fernandez, comandante inglese che negli anni avvenire costituì
un'importante colonia formata da circa 300 persone e fece
costruire un muro a Ponente che divise l'isola in due parti e
contemporaneamente iniziò il disboscamento dell'isola, per poter
coltivare il suolo e utilizzare il legname per la costruzione di
navi ed utensili vari.
La coabitazione successivamente
successivamente risultò impossibile da continuare e il principe
Tomasi chiese l'autorizzazione a Ferdinando II re delle Due
Sicilie di vendere l'isola agli Inglesi.
Ma Ferdinando II capì
l'importanza strategica dell'isola e decise di acquistarla,
l'atto fu depositato presso il notaio Pingitore; dopodiché
invitò
i suoi sudditi a trasferirsi a Lampedusa, così partì una
spedizione con a capo
il comandante Sanvisente.
Questi fece costruire 7 edifici
isolati, i 7 palazzi, ognuno formato da 10 appartamenti,
successivamente fece costruire altri palazzi, in quel periodo
molto fiorente fu la pesca, soprattutto del pesce azzurro.
Dopo la spedizione garibaldina fu
annessa al Regno d'Italia, e abbandonata al suo destino per
lungo tempo, fino a diventare una colonia penale di condannati
al domicilio coatto.
Negli anni avvenire un grosso
sviluppo ebbe la pesca delle spugne, ma fu di breve durata
perché la scarsità dei collegamenti impedì all'attività di
decollare; basti pensare che soltanto nel 1911 Lampedusa fu
collegata alla terraferma con il cavo telegrafico.
Durante la II Guerra Mondiale per
la sua importante posizione strategica subì dagli alleati molti
bombardamenti, alcuni molto intensi.
L'energia elettrica giunse verso
la metà del XX secolo, quando fu costruita la centrale
elettrica, e un decennio più tardi fu istallata la linea
telefonica .
Ma l'evento più importante è sicuramente
la costruzione dell'aeroporto nel 1975 che consente a Lampedusa
di essere collegata velocemente con la Sicilia.
Reperti Archeologici
E' probabile che l'isola fu
abitata fin dalla preistoria in alternanza con periodi in cui è
stata completamente abbandonata, infatti a Cala Pisana sono
stati ritrovati dei resti di un fondo di una capanna
appartenente al Neolitico.
La Soprintendenza di Agrigento ha
ritrovato i resti di abitazioni del periodo
tardo romano e proto bizantino
nel centro Paese; i muri erano costruiti a secco e all'interno
di questi sono stati ritrovati anfore, scodelle, piatti e alcune
monete di bronzo appartenenti ad un periodo compreso tra il IV e il V secolo d.c.. |